A partire dal 2 ottobre riprende la stagione musicale del FokClub di Torino, in via Perrone 3bis. Fondato a Torino il 16 aprile 1988 da Franco Lucà e da questi gestito fino alla prematura scomparsa nel 2008, il FolkClub è diretto da Paolo Lucà, figlio di Franco. FolkClub conta oggi oltre 57.500 soci sparsi in Italia e in Europa. Senza contare svariati festival e altre location, in oltre trentacinque anni di attività ininterrotta FolkClub ha proposto nello spazio torinese di Via Perrone 3 bis più di 1.700 concerti di svariati generi musicali (musica etnica, folk, d’Autore, acustica, blues, jazz, popolare, di protesta, sperimentale…) la maggior parte dei quali di rilevanza nazionale, internazionale e mondiale. Propone ogni anno una stagione di circa 40 spettacoli (uno o due concerti la settimana, da ottobre a maggio) nella sua storica sala concerti. Grazie alla straordinaria caratura artistica dei concerti ospitati e alla particolare atmosfera di intimità tra pubblico e musicisti che immancabilmente si crea, FolkClub si è guadagnato – per pubblico, critica e addetti ai lavori – la ben nota reputazione internazionale di uno tra i migliori club d’Europa per la musica live.
La prima parte con le esibizioni e spettacoli di grandi artisti si svolgerà fino il 20 dicembre e vedrà alcuni dei protagonisti più originali e sorprendenti della scena musicale internazionale.
E grande ritorno ad aprire il cartellone il 2 e 3 ottobre, la Piccola Orchestra Avion Travel, Peppe Servillo e compagni festeggiano 45 anni di carriera con un doppio concerto che unisce il loro carisma e la loro eleganza a una storia musicale che li ha resi unici, da Sanremo al cinema.

Si prosegue 11 ottobre con l’energia argentina di El Mate Trio, quindi l’incontro funambolico di tre straordinari musicisti argentini – Franco Luciani (considerato uno dei migliori armonicisti al mondo), Natalio Mangalavite e Carlos “El Tero” Buschini – che omaggiano la tradizionale bevanda, diffusissima tra argentini, uruguaiani, brasiliani e paraguaiani, per i quali è – ormai da tempo immemore – un rituale quotidiano, bevanda immancabile durante un incontro tra amici, preferita dai “gauchos” ma anche da Che Guevara e da Jorge Mario Bergoglio, con un repertorio intriso di tango, passione e radici sudamericane
Il 18 ottobre la volta dei Willos’, senesi che suonano il colori dell’Irlanda e che festeggiano 25 anni di attività presentando One for the Road: folk irlandese reinterpretato con freschezza e sensibilità contemporanea, grazie anche al contributo dell’ex Modena City Ramblers Massimo Giuntini (nella band dal 2020) e della cantante canadese Fiona King.
Il 23 ottobre arriverà l’eleganza jazz di Olivia Trummer Trio, pianista e cantante tedesca che con Makar Novikov e Amir Bresler costruisce ponti tra jazz, canzone e melodia.
Il giorno dopo (24 ottobre), per il primo appuntamento della storica rassegna Buscadero Nights, sarà la volta del country “New Wave Western” di Sam Outlaw con la sua band acustica, arricchito dall’apertura della straordinaria songwriter dell’Alabama Hannah Aldridge.

Ma il 25 ottobre è appuntamento da non perdere per l’attesissima unica data italiana di Marc Ribot, con la presentazione del nuovo album Map of a Blue City, nel quale vi è stato fatto un lavoro in cui tradizioni diverse – dal roots al free jazz, dalla bossa nova al noise – collidono con la sua voce intensa, per un’esperienza che è già stata definita “una Lectio Magistralis”.
Venerdì 31 ottobre sarà il turno degli Huun-Huur-Tu, l’ensemble della Repubblica di Tuva che ha reso celebre nel mondo il canto difonico, trasformando antiche tradizioni in affascinanti paesaggi sonori.Novembre si apre, il 7, con il grande ritorno di Moni Ovadia dopo 19 anni: insieme a Michele Gazich e Giovanna Famulari presenta Yiddish Blues, non uno spettacolo teatrale, ma un vero concerto che è rito laico, memoria e resistenza per i tempi bui che stiamo attraversando. L’8 novembre tre straordinari musicisti danno vita a L’Antidote, un progetto che oppone la bellezza alla durezza del presente: maestro iraniano dello zarb e delle percussioni persiane, appassionato tanto di jazz quanto delle sonorità mediterranee, Bijan Chemirani fonde la sua scienza del ritmo con quella del violoncellista albanese Redi Hasa – noto per aver contribuito alla rinascita della musica tradizionale dell’Italia meridionale, ma anche per le collaborazioni con Maria Mazzotta, Ludovico Einaudi e Robert Plant – e con il libanese Rami Khalifé, fantastico pianista libanese di formazione classica, affermato come uno dei compositori più influenti del XXI secolo, che mescola con maestria classica ed elettronica sui tasti del suo pianoforte. Il 21 novembre, ancora per le Buscadero Nights, arriva, alias Casey Chandler, songwriter americano ormai torinese d’adozione, accompagnato da Federico Puttilli, per un folk sospeso tra intimità e sperimentazione. Il 22 novembre la rassegna Tablao d’Autore porta al FolkClub il flamenco puro del bailaor Marco Flores, con Jose Tomas al toque e Quini de Jerez al cante. Sabato 29 novembre il primo appuntamento di stagione per la rassegna RadioLondra con Vibessence: il vibrafono di Thomas Dobler insieme a tre giganti del jazz italiano ed europeo, Furio Di Castri, Dado Moroni ed Enzo Zirilli.

Dicembre si apre con un viaggio nel Greenwich Village degli anni ’60: il 5 dicembre il chitarrista, cantante e narratore statunitense Elijah Wald porta in scena, accompagnato da Alex ‘Kid’ Gariazzo alla chitarra e voce, Marco ‘Benz’ Gentile al violino e mandolino e Pietro Brunello chitarra e voce, A Complete Unknown, un omaggio a Bob Dylan arricchito dai racconti e dalle canzoni che hanno fatto la storia.
Il 13 dicembre torna da Brooklyn sul palco della sua città natale Erene Mastrangeli, “la Joni Mitchell italiana”, che presenta l’ultimo disco Loveshine in un concerto intimo e ricco di emozione, con la partecipazione dell’altra torinese Sabrina Oggero Viale.
Chiude la prima parte della stagione, il 20 dicembre, The North Wind: il nuovo progetto del ligure Michel Balatti, dell’irlandese Tola Custy e dello scozzese Tom Stearn, un sodalizio che fonde memoria, emozione e contemporaneità in un repertorio che attraversa Irlanda, Scozia, Bretagna e Nord Italia.
Una stagione che conferma la vocazione del FolkClub a essere luogo di incontro tra tradizione e contemporaneità, custode di memorie ma anche laboratorio di nuove visioni.

FolkClub applica ai minori di 30 anni lo sconto del 50% sul biglietto di ingresso ai propri concerti!
Per maggiori informazioni, il calendario completo e per prenotare i biglietti, il sito http://www.folkclub.it
L’ingresso al FolkClub è riservato ai soci, che sottoscrivono al costo di 10 € una tessera vitalizia, il cui rinnovo stagionale è a discrezione del socio stesso. La registrazione gratuita sul sito.
Ufficio stampa LasChicas
