JOAN MIRÒ, L’Arte della Meraviglia

“Miró: L’Arte della Meraviglia” è una mostra unica interamente dedicata all’arte grafica di uno dei Maestri indiscussi del Novecento.

L’esposizione conduce nel mondo incantato dell’artista catalano, in cui colore, segno e immaginazione si fondono per creare opere che superano i limiti della forma tradizionale, rendendo l’arte accessibile a tutti.

Miró usa la grafica come mezzo per diffondere la sua visione poetica e magica, ricca di simbolismo.

Attraverso tecniche come la litografia, l’acquaforte e la serigrafia dà vita a un universo di colori e simboli che, seppur semplici nella forma, possiedono una potenza espressiva straordinaria.

Un linguaggio essenziale, uno spazio in cui sperimentare e liberarsi dai confini della pittura su tela, trasmettendo la visione artistica del mondo con spontaneità e intensità.

La grafica non è infatti solo una tecnica, ma uno spazio di libertà e sperimentazione, un mezzo per esprimere una visione che trascende l’immagine stessa.

Le opere grafiche esposte alla Promotrice delle Belle Arti testimoniano la ricerca incessante di Miró di nuove forme e linguaggi, oltre a rappresentare una porta d’accesso privilegiata al suo mondo interiore.

Con ogni stampa, mezzo che lui ritiene più democratico che la pittura su tela, riesce a raggiungere un pubblico più vasto e a dialogare direttamente con l’animo umano.

Attraverso manifesti, libri illustrati e litografie, la sua arte può entrare in maniera semplice e dirompente al medesimo tempo nelle case e nei luoghi pubblici con l’uso di segni semplici, forme organiche e colori intensi che diventano tratti distintivi del suo stile.

L’immaginario artistico di Joan Miró è stato alimentato da influenze di vario genere, a partire da quelle più antiche, per esempio le pitture rupestri primitive, le opere africane e quelle cattoliche catalane.

Tra i suoi modelli compaiono anche le pitture dei grandi maestri nordici del XV secolo, come Hieronymus Bosch e le opere più moderne dell’espressionista Edvard Munch (ed ecco la perfetta connessione con la mostra stessa dei due pittori). Eppure, le sue due più grandi fonti di ispirazione furono le opere e le teorie dei suoi compagni surrealisti e quelle del grande maestro Pablo Picasso.

Vi sono oltre 150 opere grafiche che abbracciano l’intera carriera di Miró, dalle prime sperimentazioni fino ai lavori più maturi.

Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni tematiche che mettono in luce i vari aspetti della sua poetica grafica:

  • l’incontro con il simbolismo
  • la ricerca del segno primordiale
  • la collaborazione con grandi poeti dell’epoca come Paul Éluard e Jacques Prévert e l’esplorazione dell’immaginario onirico e infantile.

Un vero e proprio viaggio tra poesia e colore che permette ai visitatori di farsi abbracciare da un mondo fantastico, dove le linee si trasformano in figure oniriche e i colori evocano emozioni profonde.

Spazio alla meraviglia e all’immaginazione, anche grazie alle numerose installazioni costruite all’interno del museo, dove tutto il percorso è supportato da un’audioguida facilmente scaricabile sul proprio telefono cellulare e inclusa nel prezzo di ingresso.

L’interattività è il ponte che connette il visitatore all’universo creativo di Miró trasformandolo da semplice spettatore a protagonista..

Quattro i momenti di dialogo diretto con il pubblico: dalla sala della meraviglia all’atelier dell’artista, dal laboratorio didattico al gioco interattivo Quizmó, passando per la visione di stralci del documentario “Un’ora con” dedicato a Miró, in collaborazione con Rai Cultura.

“Il solo modo di rinnovarsi è di svecchiare,di dare un’energia pulita” (Joan Miró)

La sala della meraviglia è il luogo dove il visitatore vive a pieno, con una percezione multisensoriale, la dimensione magica e onirica di Miró.

“Benvenuti nel cuore del sogno di Miró, dove ogni passo diventa parte della sua tela. Qui, dove il cielo e la terra si specchiano, voi siete gli esploratori della sua immaginazione infinita.”

Il tappeto – estensione dell’universo dell’artista – concede l’opportunità di camminare nel suo mondo e, alzando lo sguardo e specchiandosi, percepire il tutto da un nuovo punto di vista, capovolgendo reale ed immaginario.

L’atelier dell’artista permette al pubblico di giocare su lavagne magnetiche con i simboli più iconici e distintivi dello stile di Miró, dal cerchio alle stelle, dagli spicchi di luna ai tratti accentati, segni grafici che vengono riportati anche nelle pareti di allestimento della mostra.

E, a fine gioco, doveroso scattarsi un selfie ricordo taggando le pagine social ufficiali della mostra.

Sarà presente anche qui il laboratorio didattico con un video esplicativo per insegnare a grandi e piccini a disegnare come Miró.

In questa sala verranno realizzati dallo staff di Next Events anche gli approfondimenti per le scuole con iniziative diverse pensate a seconda della fascia di età degli studenti.

E le sezioni di “Per mano nell’arte”, momenti di condivisione e apprendimento per i piccoli di casa, pensati per far diventare la visita in mostra una simpatica novità nella routine famigliare domenicale, prima del pranzo o in orario di merenda.

Quizmó è il gioco interattivo, creato ad hoc per la mostra dal partner We Are Beside in collaborazione con gli studenti di RCS Academy, per far divertire il pubblico scoprendo, attraverso la conoscenza delle opere di Miró la propria personalità artistica.

Tre opzioni possibili: Poeta con la sua creatività scintillante, Pittore che lascia impronte colorate e Lettore magico esploratore di mondi.

Una produzione a cura di Next Events, con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino, dell’Ambasciata di Spagna in Italia e del Consolato Onorario di Spagna a Torino.

In collaborazione con We Are Beside e The Art Co.Curatela della Dottoressa Francesca Bogliolo.

Federica Fiorentino

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