TEATRO CARIGNANO
- Dal 7 al 19 gennaio: La Coscienza di Zeno!
Capolavoro della letteratura del Novecento, il romanzo di Italo Svevo, ironico e di affascinante complessità, ha da poco compiuto cent’anni dalla sua pubblicazione. Zeno Cosini, il protagonista, incarna il mal di vivere, la nevrosi e l’incapacità di sentirsi in sintonia con il mondo e con la realtà, un sentire che lo conferma un antieroe contemporaneo. Accanto a lui, il Dottor S. restituisce la dimensione surreale, ironica e talvolta bugiarda di Zeno, circondato dall’atmosfera della sua Trieste e da tutti gli straordinari personaggi che la vivono. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno ha il volto di Alessandro Haber, accompagnato in scena, tra gli altri, da Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo.
di Italo Svevo
adattamento Monica Codena, Paolo Valerio
con Alessandro Haber
con Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi,
Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli,
Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo
regia di Paolo Valerio
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
musiche Oragravity
video Alessandro Papa
movimenti di scena Monica Codena
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production
- Dal 21 gennaio al 2 febbraio: Guerra e Pace
Romanzo monumentale, l’epopea di Tolstoj indaga gli aspetti più profondi dell’animo umano, ripercorrendo le vicende storiche della Russia zarista e offrendo un ampio affresco della nobiltà russa. Oggetto di riscritture ossessive, è un lucido ritratto non solo di Mosca e di San Pietroburgo, ma anche della società nobile e di quella contadina. Nel contesto della crisi europea agli inizi dell’Ottocento, si intrecciano le vicende di due illustri famiglie dell’alta nobiltà russa: i Bolkonskij e i Rostov. Tra i membri di queste famiglie emergono le figure di Nataša Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov. Tolstoj, con maestria narrativa, accompagna questi tre protagonisti attraverso una storia ricca di balli, battaglie, matrimoni e lutti. Lo scrittore non solo partecipa alle loro inquietudini, ma dà voce ai moti interiori dei loro cuori, esplorando con profondità e sensibilità le loro esperienze e emozioni.
di Lev Tolstoj
adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco
con in ordine di apparizione Pamela Villoresi, Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri
regia Luca De Fusco
aiuto regia Lucia Rocco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
creazioni video Alessandro Papa
coreografia Monica Codena
Teatro Stabile Catania
Teatro Biondo Palermo
Teatro Di Roma – Teatro Nazionale
TEATRO GOBETTI
- Dal 7 al 19 gennaio: La Forma delle cose
La forma delle cose (The Shape of Things) di Neil LaBute è uno dei testi che compongono la “Trilogia della bellezza”, scritta dal drammaturgo americano tra il 2001 e il 2008, e Marta Cortellazzo Wiel ha deciso di metterlo in scena per esplorare i rapporti umani, la loro fragilità e i processi di manipolazione che essi possono subire. In questa storia una giovane artista entra con prepotenza nella vita di tre ragazzi, modificando gli equilibri di rapporti consolidati e influenzando le loro stesse identità. I dialoghi brillanti tra i quattro protagonisti, interpretati da Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Beatrice Vecchione, celano in realtà una violenza silente e condizioni psicologiche sempre più tese e sull’orlo di un disastro, che solo alla fine rivelerà le macerie della lotta.
di Neil LaBute
traduzione Masolino D’Amico
con Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta, Beatrice Vecchione.
regia Marta Cortellazzo Wiel
scene e costumi Anna Varaldo
luci Alessandro Verazzi
suono Filippo Conti
Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale
RETROSCENA
8 gennaio 2025- ore 17.30 | Teatro Gobetti
Marta Cortellazzo Wiel e gli attori della compagnia dialogano con Matteo Tamborrino (Università di Torino) su La forma delle cose di Neil LaBute, regia Marta Cortellazzo Wiel.
Ingresso libero previa prenotazione online
- Dal 21 al 26 gennaio: Uccellini
Una casa nel cuore di un bosco, pochi mesi dopo la scomparsa di Matilde, esperta studiosa di volatili e ultima abitante della dimora dove adesso risiede il gemello Theo: a fare ritorno è il fratello maggiore Luka, accompagnato dalla nuova fidanzata Anna. Questo lavoro teatrale de lacasadargilla con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, si immerge in un mondo sospeso tra presenze e assenze, esplorando la sottile interazione tra esseri umani (morti e vivi) e animali (vivi e morti). Uccellini racconta delle paure che prendono forma nelle nostre azioni quotidiane, delle strategie di comunicazione tra esseri viventi e delle trame ingannevoli che spesso tessiamo e in cui noi stessi restiamo intrappolati. Sullo sfondo di queste dinamiche, risuona il cinguettio incessante di uccelli, ora vivi e liberi, ora diventati preziosi esemplari da collezione. Un’opera che invita lo spettatore a riflettere sulle relazioni tra gli esseri viventi e il mistero che circonda le nostre paure più intime.
di Rosalinda Conti
un progetto di Lacasadargilla
con Emiliano Masala, Petra Valentini, Francesco Villano
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
paesaggi sonori e ideazione Spazio Scenico Alessandro Ferroni
ambienti visivi Maddalena Parise
scene Marco Rossi e Francesca Sgariboldi
luci Omar Scala
costumi Anna Missaglia
disegno Delsuono Pasquale Citera
coordinamento artistico al Progetto Alice Palazzi
La Fabbrica Dell’attore/Teatro Vascello
In Coproduzione Con Romaeuropa Festival
Piccolo Teatro Di Milano – Teatro D’europa
in collaborazione con Amat & Comune Di Pesaro, Lacasadargilla
Pav Fabulamundi Playwriting Europe
Ram – Residenze Artistiche Marchigiane
con il Sostegno di Atcl / Spazio Rossellini
- Dal 28 al 30 gennaio: Trilogia sulle donne dai mito ai social
Luciano Violante, ex magistrato, politico e parlamentare, è un appassionato studioso del mito classico e del suo profondo messaggio alla modernità. Frutto di questa intensa riflessione è una trilogia dedicata a tre figure femminili emblematiche della mitologia: Clitemnestra, Medea e Circe. Ciascuna di queste donne incarna aspetti universali e tragici dell’esperienza umana, trasmettendo attraverso il mito questioni ancora vive nella nostra contemporaneità. Clitemnestra, che rivendica una giustizia negata, simbolo del conflitto tra vendetta e giustizia; Medea, che uccide i propri figli per sottrarli alla schiavitù, rappresenta una dolente affermazione della propria dignità di donna; infine Circe, sacerdotessa del dolore, diventa il riflesso delle irrisolte profondità interiori degli altri, evocando la complessità del potere femminile e del dolore umano. Queste tre narrazioni trovano espressione scenica nella magistrale interpretazione di Viola Graziosi, che, attraverso tre serate distinte, dà vita alle protagoniste con straordinaria intensità, con la regia di Giuseppe Dipasquale. La trilogia di Violante diventa così non solo un omaggio al mito, ma anche una riflessione sulla condizione umana, vista attraverso lo sguardo di tre donne straordinarie.
Il Progetto Donne! parte dal mito per arrivare ad un presente fatto di social e nuovi linguaggi. Infatti Viola Graziosi, molto attiva su tutte le piattaforme, festeggia un anno di presenza su TikTok dove ha sviluppato assieme ai social manager un progetto ambizioso: portare il teatro sul più grande palcoscenico del mondo, realizzando pillole sui personaggi, classici e non, da lei interpretati per far appassionare il pubblico più giovane, imparando a usare il loro linguaggio. La Medea di Luciano Violante è già presente sulla piattaforma.
Per Circe si ringrazia Graziano Piazza per l’amichevole partecipazione in video
di Luciano Violante
con Viola Graziosi
regia Giuseppe Dipasquale
Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Teatro Stabile d’Abruzzo
Teatro della città – Centro di produzione teatrale
- Dal 31 gennaio al 2 febbraio: Inimitabili
Giuseppe Mazzini, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti: tre italiani unici con le loro vite straordinarie, i loro pensieri, le loro azioni. Tutto questo racconta il nuovo spettacolo di Edoardo Sylos Labini, con la drammaturgia di Angelo Crespi, tratto dal programma di RAI Cultura ed Educational Inimitabili, ora diviso in tre capitoli, che vengono messi in scena in tre serate diverse. Sylos Labini è accompagnato in scena dalle musiche originali del maestro Sergio Colicchio e da video e immagini di repertorio che condurranno il pubblico nella vita di questi uomini coraggiosi e controcorrente, che hanno contribuito a costruire l’immaginario culturale del nostro Paese. Su tutto aleggia la parola e il desiderio di parola, che accomuna, pur nelle diversità, l’opera dei tre protagonisti.
scritto e interpretato da Edoardo Sylos Labini
musiche originali maestro Sergio Colicchio
contributo in voce Stella Gasparri
drammaturgia Angelo Crespi
scene Alessandro Chiti
installazione Marco Lodola
disegno luci Matteo Rubagotti
suono Jacopo Palla
Società per attori
FONDERIE LIMONI
- Dal 14 al 26 gennaio: La Trilogia dei Libri. Antico Testamento
Nel III secolo a.C., sotto il regno di Tolomeo II, una commissione di settantadue sapienti ebrei fu incaricata di tradurre in greco il Pentateuco, ovvero i primi cinque libri della Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio). Le narrazioni contenute in questi libri sacri rappresentarono un vero e proprio spartiacque, relegando il mito, che fino a quel momento era stato il principale strumento per spiegare le origini e l’ordine del mondo, a una sfera di fantasia. Il linguaggio dell’Antico Testamento, intriso di simbolismi e significati profondi, pone la sfida di una lettura che sappia cogliere non solo il messaggio religioso, ma anche il contesto storico e culturale in cui quei testi furono scritti. Gabriele Vacis e gli artisti di PoEM si sono confrontati con queste domande, tentando di restituire la poesia e la profondità di quei testi millenari attraverso un linguaggio che parla all’uomo di oggi, ricucendo il legame tra passato e presente e donando nuova vita alle parole che, pur distanti nei secoli, continuano a risuonare con forza nelle coscienze.
con (in ordine alfabetico) Davide Antenucci, Andrea Caiazzo, Pietro Maccabei, Lucia Raffaella Mariani, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Kyara Russo, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera
regia e adattamento Gabriele Vacis
drammaturgia Gabriele Vacis, Lorenzo Tombesi e Compagnia PoEM
scenofonia e ambienti Roberto Tarasco
suono Riccardo Di Gianni
cori Enrica Rebaudo
assistente regia Erica Nava
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con PoEM Impresa Sociale – Potenziali Evocati Multimediali
RETROSCENA
15 gennaio 2025 – ore 17.30 | Teatro Gobetti
Gabriele Vacis e gli attori della compagnia dialogano con Leonardo Mancini (DAMS/ Università di Torino) su La trilogia dei libri. Antico testamento, regia Gabriele Vacis.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa prenotazione online. Prenota il tuo posto
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