Travolgente e spontaneo Alec Baldwin al 42TFF

Un altro grande nome atteso e calorosamente acclamato, il carismatico attore Alec Baldwin.

Arrivato a Torino lunedì 25 novembre per la conferenza presso la Cavallerizza, dove con grande energia, imitazioni bonarie di Marlon Brando ne “Il padrino” vicino la locandina, scambi di battute e tanti aneddoti, ha raccontato di sé alla stampa sulla sua carriera, la sua vita e i tanti film che lo hanno visto protagonista.

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Dopo un brutto periodo che ha passato a causa di un brutto incidente che lo vide coinvolto, oggi assolto, durante le riprese dell’ultimo film western Rust, dove uno sparo costò la vita ad un membro della troupe, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, Alec torna in pubblico qui a Torino per il festival.

Ha scherzato con il direttore Giulio Base, coi fan durante la serata di presentazione del film “Caccia a Ottobre Rosso”, film del 1990 dove oltre lui vi era anche uno stratosferico Sean Connery.

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“Sean Connery è stata una delle grandi star e con me è stato adorabile, mentre io avevo paura a fare un film con lui.”

“La ragione per cui ho scelto questo film, non perché ero giovane e magro,” scherza Baldwin “Ma per via del cast. Tutti gli attori in questo film sono attori che ho amato ed ammirato”.

Durante la serata al cinema Romano, ha anche ricevuto il meritatissimo premio “Stella della Mole” a suggellare il suo carisma, talento ma anche semplicità. Molto emozionato e commosso, racconta di essere abbastanza provato come papà considerato i suoi 66 anni ed avendo ben 7 figli (il più grande ha 11 anni e il più piccolo 2). Non sapeva se se la fosse sentita di affrontare un volo ma alla fine ha accettato perché reputava tutto ciò speciale.

Alec durante la sua permanenza in città ed interviste, ha espresso anche il suo pensiero riguardo il ruolo della donna oggi nella cinematografia. Parlando del film di Demi Moore, “The Substance”, ha detto che dovrebbero esserci come nel film in questione, più donne alla regia. Ha citato una metafora usata negli studios inerente una gigantesca imbarcazione ed il fatto che, non interessa che tu sappia qualcosa di recitazione o scrittura, l’importante è che tu riesca ad accompagnare la nave al porto senza danni. Il problema dice, però, che la maggior parte delle persone che gestisce l’industria sono uomini e che, quindi, danno fiducia ad altri uomini. Da questo punto di vista, il TFF si distingue per una maggiore presenza femminile a livello artistico e registico.

Infine ha anche espresso (lui che spesso goliardicamente ha imitato Trump e che dice non tornerà ad imitare) la sua idea sulle elezioni, sostenendo che il paese è diviso a metà tra chi chiaramente è soddisfatto e chi no, ma che proprio il cinema può aiutare in questo processo di comprensione delle cose, narrando e documentando ciò che accade, perché i film non servono solo ad intrattenere ma anche informare lo spettatore.

Felice di essere in Italia, spera di poterci tornare presto e con più calma, e potremmo sicuramente già rivederlo sullo schermo col suo nuovo film Rust, già presentato ad un festival in Polonia (anche se Alec non se l’è ancora sentita di vedere la realizzazione finale). Noi lo aspettiamo a Torino, chissà che non la scelga per un prossimo film o non venga scelto come attore da qualche regista che ne girerà prossimamente uno qui. Incrociamo le dita!

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