
Oggi vi lascerò l’intervista al grande Antonio Biggio, neo scrittore di romanzi gialli, che vive in Inghilterra ed ha una grande passione per gli Iron Maiden.
Antonio è un piacere ed un onore conoscerti, un saluto a te ed a tutti i lettori di ModerNews.
Bisogna fare una piccola premessa, e cioè andare a spiegare chi sono gli Iron Maiden: forse una delle più grandi heavy metal bands inglesi di tutti i tempi, tra i gruppi promotori della New Wawe of British H/M nata alla fine degli anni ’70, detto ciò torniamo al nostro Antonio.
Chi è Antonio Biggio?
Artisticamente nasco e cresco in teatro. Sin da bambino e fino al 2013, anno del mio trasferimento in Regno Unito, ho praticato recitazione, regia e insegnamento. Una volta approdato qui, però, il teatro non è più stata un’opzione per me, non essendo né introdotto nell’ambiente né madrelingua, quindi ecco che rispolvero la mia vecchia passione per la scrittura.
Quando è nata la tua passione per l’heavy metal e più in particolare per gli Iron?
Fu una folgorazione. Nel 1981, sento una musica accattivante provenire dalle finestre del mio vicino.
Gli busso alla porta, lui mi presta una cassetta mista di Saxon, Judas Priest, Kiss e Iron Maiden.
Sono stati soprattutto questi ultimi ad impressionarmi e conquistarmi.
Cosa ti ha ispirato a scrivere il tuo primo romanzo: “Eddie deve Morire”?
Leggendo un libro biografico di Neil Daniels, intitolato Killers, appresi che la band di Steve Harris fu contestata quando portò in tour negli USA “The Number of the Beast”. Un gruppo cattolico, credendo il disco un inno a Satana, organizzò dei sit-in di protesta fuori dai loro concerti, bruciando i dischi e invitando la gente a non entrare. Mi feci una domanda: e se uno di questi manifestanti “svalvolasse” e volesse andare sino in fondo, cosa farebbe?
Da qui l’idea, che univa la mia grande voglia di omaggiare i Maiden alla mia passione per la scrittura e per i thriller.
E’ da poco uscito il tuo nuovo libro: 0ùpp”Il sepolcro di Eddie” Il sequel di Eddie deve Morire, bestseller di Amazon 2021.
Una nuova avventura per Andrew Briggs e gli Iron Maiden, ci vuoi accennare qualcosa sulla sua trama?
Certamente. È un concept diverso dal primo, c’è un elemento di spionaggio che si unisce al classico poliziesco, ma le basi di fondo sono il seguito naturale di Eddie deve Morire.
il detective Andrew Briggs è fuori dai giochi perché scivolato in una depressione e in una dipendenza, ma la Fratellanza vuole a tutti i costi portare a termine l’attentato agli Iron Maiden. Inoltre, un plico spedito da Liam alla fine del primo romanzo genera un inasprimento dei rapporti fra USA e URSS. Siamo nel pieno della guerra fredda, per cui… non vado oltre e lascio al lettore le sorprese!
Dove possiamo acquistare i tuoi libri?
Su Amazon, in tutte le librerie, sul mio sito antoniobiggio.com e sul sito ufficiale di Blitos Edizioni.
Infine c’è qualcuno che vuoi salutare o ringraziare?
Sono davvero troppi, Joe! Se proprio devo citare qualcuno, sicuramente la Presidente Maria Grazia Russo e tutto lo staff di Blitos per aver creduto nel mio progetto, così come lo ha fatto, sostenendomi sin dal principio, Davide Miotto di Maiden Italia.
Per la stesura dei romanzi è stato e sempre sarà fondamentale l’aiuto e l’amicizia di Steve “Loopy” Newhouse, primo roadie degli Iron Maiden e autore di “Loopyworld, i miei anni con gli Iron Maiden”, che io stesso ho tradotto in italiano.



Intervista interessante!
Incuriosisce a saperne di piu sia sul gruppo che sullo scrittore ..bravo joe !!